Amarcord…


Niente, qualche tempo fa ho acquisito le prime 20 puntate di MacGyver e mi son reso conto che, oltre a ricordare ben poco di tale telefilm, si vede benissimo che è di un’altra pasta rispetto alle merdate moderne che ti appassionano solo se ti fan ridere, altrimenti sono spesso cagate boriose e inutili. Per questo motivo ho deciso di fare un post con qualche sigla geniale che possa fare scendere una lacrimuccia ai nostalgici e che faccia capire di che pasta erano i telefilm di un tempo.
Ovviamente premetto che la lista non è omnicomprensiva, potete aggiungere quello che volete nei commenti (anche se, nonostante le visite, qui sopra non commenta più nessuno), cito solo quei telefilm che mi ricordo e che reputo impareggiabili.
Dunque il primo è proprio MacGyver.

Su youtube non c’è la versione della sigla presa dalla prima serie, che probabilmente è la più bella, ma ci accontentiamo di questa tagliata. Comunque il telefilm, per chi non lo sapesse, vede un ex agente segreto, Angus “Mac” MacGyver, alle prese con missioni ricche di problemi da risolvere che vanno dal salvare/recuperare qualcuno o qualcosa, allo sterminare una invasione di formiche da guerra capace di disboscare miglia di foresta all’ora, all’aiutare un amico a spegnere un incendio sul suo pozzo di petrolio etc etc.
La particolarità del telefilm sta nel modo in cui MacGyver risolve i vari problemi che si presentano. Laureato in fisica e tuttologo, riesce sempre a tirarsi fuori dei pasticci con metodi ingegnosi basati su tutto ciò che si trova intorno a lui: dal concime ricava esplosivi, da una moneta un saldatore e così via. Il carisma del personaggio è accentuato anche dalla semplicità e dall’ironia che lo pervade (si dice che l’attore principale, Richard Dean Anderson, venne scelto proprio perchè al provino estrasse gli occhiali da lettura per leggere la parte, e questo venne interpretato come un gesto di semplicità che calzava benissimo col personaggio).

Beh, Mork&Mindy è un altro capolavoro della mia infanzia (erroneamente conosciuto come “Nano nano“) che racconta le vicende di un alieno, Mork, sceso sulla Terra su una navicella a forma di uovo e proveniente dal suo pianeta Ork, che viene ospitato da Mindy McConnel, una ragazza di periferia che lavora in un negozio di musica e che decide di prendersi cura dell’alieno per via della sua evidente imprevedibilità e singolarità.
L’alieno infatti si comporta in maniera molto bizzarra per gli occhi degli umani, così cercherà pian piano di abituarsi ai costumi locali. Tipico, a fine puntata, è il contatto col suo capo sul suo pianeta natale, a cui cerca di descrivere le cose che ha imparato e analizzare i progressi ottenuti.
La serie è stata il trampolino dell’attore Robin Williams, che interpretava la parte del protagonista alieno.

Supercar (Knight rider) ha una trama un tantinello più banale. Un uomo, Michael Arthur Long, viene salvato da dei criminali e decide di diventare un paladino della giustizia col nome di Michael Knight. Ad aiutarlo una automobile completamente automatizzata dotata di intelligenza artificiale e chiamata KITT (Knight Industries Two Thousand), che esteriormente altro non è che una Pontiac Firebird Trans Am.

Hazzard (The Dukes of Hazzard) è la serie che parla della famiglia Duke (Bo, Luke, Daisy e il loro anziano zio Jesse) i cui due giovani maschietti, Bo e Luke, sono in libertà vigilata per avere contrabbandato il whiskey dello zio illegalmente. I due però eludono spesso questa libertà vigilata per andare a fare gare automobilistiche o lavoretti saltuari nelle zone limitrofe alla contea di Hazard.
Le puntate hanno generalmente come trama il tentativo dei due Duke di smascherare gli affari loschi dell’amministratore della contea Jefferson Davis Hogg, detto semplicemente Boss, aiutato dallo sceriffo Rosco P. Coltrane. La serie è famosa per gli inseguimenti in macchina basati su acrobazie che i Duke intraprendono con la Generale Lee, la loro macchina, per sfuggire allo sceriffo, ed è famosa anche perchè Daisy Duke è stata fonte di numerose pippe da parte dei maschietti della mia generazione.

Il mio amico Arnold (Diff’rent Strokes) è una sitcom che parla di due fratelli afroamericani, Arnold e Willis, che vengono adottati da un ricco uomo d’affari, Philip Drummond, che li toglie da Harlem per portarli a Manhattan. La sitcom presenta momenti comici, in prevalenza, ma anche alcuni momenti drammatici. E’ una delle tante sitcome di quei periodi, altre di cui non metterò la sigla, sono Happy Days, che tratta della vita della famiglia Cunningham (ma che è diventato famoso per il personaggio di Arthur Fonzarelli, detto Fonzie), oppure Otto sotto un tetto.

Non avendo più tempo citerò soltanto altri telefilm famosi: Il mio amico Ultraman (My secret identity), L’uomo da sei milioni di dollari e La donna bionica, l’A-Team etc etc.
Per oggi è tutto. Stay tuned!


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