Spartacus: Le sang des gladiateurs


Eh no ragazzi, lasciatemelo dire, mi son sentito “fare la ramanzina” tutte le volte che parlavo di porno, perchè è immorale guardare o conoscere il mondo delle ragazze che si denudano e fanno sesso mercenario davanti a una telecamera, perchè tutti dovrebbero solo aspirare alla castità e tutti sti discorsi filobigotti che ti riempiono le palle (e a cui evidentemente dò peso nullo: il sesso piace a tutti, e come disse Gesù, “chi è senza peccato è un povero sfigato“).
Poi scopro, alla veneranda età di 32 anni, che il porno, che ha fortemente influenzato la nostra storia, dopo essersi evoluto nello streaming ormai un decennio fa, ha subito una ulteriore evoluzione: guardare un film di un maschietto che va a casa di una femminuccia per riparare un tubo e finisce per spanarne un altro è immorale, ma guardare gente accoppiarsi duramente per 30 minuti e lasciare 10 minuti per giustificare il bigottismo degli spettatori con una trama scontata, ripetitiva e deludente, spesso correlata da scene di macabro combattimento che ricoprono l’80% del già esiguo periodo di tempo dedicato all’evoluzione della storia, questo sembra essere moralissimo e fa la differenza tra un depravato e un cultore del cinema.
Allora mi domando perchè la gente sente questo irresistibile desiderio di autogiustificarsi. Vedere gente che si accoppia non ha bisogno di giustificazione: che uno si voglia fare delle pippe o cerchi semplicemente l’ispirazione per fottere la sua (prossima) ragazza, o semplicemente desideri farsi una cultura in materia, non cambia la situazione. La gente, almeno quella che l’ha provato, ha una pressante brama di felicità chimica, di avere in corpo la giusta quantità di endorfina da potersi sentire felice nonostante tutto.

Quindi VAFFANCULO!!! La gente ha voglia di vedere e di provare il sesso, di praticarlo, di parlarne e di ascoltare esperienze. La radio francese RMC ieri notte intorno all’una trasmetteva un talk show con telefonate dal pubblico che ponevano domande sul sesso. Le trasmissioni come quella, abbastanza bandite in Italia dalla troppo stretta vicinanza al Vaticano, danno una idea precisa di quanto sia ipocrita la gente.
Non nsono infatti rare le telefonate che richiedono informazioni su pratiche sessuali esotiche: ieri sera una telefonava perchè voleva che il ragazzo/marito le ficcasse un dildo nel sedere mentre la montava, e chiedeva delucidazioni su quale dildo comprare e son finiti a discutere sulla differenza tra avere un dildo conficcato nel sedere immobile oppure che si muovesse al ritmo scelto dal marito. Eppure se io parlo di usare la panna per movimentare la situazione la gente mi dà del depravato!
Il punto è che quello che capita sotto le coperte lo sanno solo i partecipanti, e chi si limita al missionario dopo poco si annoia anche del sesso. Morale della favola: tutti hanno le loro perversioni. La differenza è tra avere una cultura bigotta che ti costringe a criticare chi parla apertamente del tema, e essere abbastanza razionale da capire che certe cose fan parte del gioco, della natura umana, e se ci imbarazza al limite possiamo non parlarne, ma che è estremamente ipocrita criticare chi ne parla.

Insomma, tutto questo sproloquio nasce per dirvi che ho visto Spartacus, la serie tv a cui ha partecipato anche Sam Raimi, molto stile 300 ma dove i coiti sono un buon 80% della trama della serie. Si parla di questo Trace che diserta la legione romana per tornare al suo villaggio e salvare la sua donna, ma la sua ribellione termina poco dopo, quando i romani lo catturano e lo condannano a morte, facendo della sua donna una schiava (ovviamente ometto che tra partire e essere catturato ci sono due coiti con la donna, e siamo ai primi 15 minuti della prima puntata).
Lui viene mandato nell’arena come gladiatore per essere giustiziato ma ammazza i suoi carnefici, così viene comprato come schiavo dal proprietario di una scuola gladiatoria. Passa 3 o 4 episodi a combattereinseguendo il sogno di rivedere la propria amata libera, aendo un accordo col suo padrone, che intanto sifona tutto il sifonabile. Alla fine il padrone ricompra la donna (quarta o quinta puntata) ma la fa uccidere nel viaggio di ritorno, in modo che arrivi in fin di vita da Spartacus, questo per onorare l’accordo ma per fargli anche abbassare la cresta.
Spartacus affida la sua vita agli dei e continua ad ammazzare gente, mentre il padrone fotte e cerca di fare carriera e saltuariamente fottono anche gli altri gladiatori della scuola, chi uomini e chi donne. In questo fotti fotti, alla 12 puntata lui si accorge che il tizio che gli ha riportato la donna non aveva più il segno di una ferita che aveva riportato nell’agguato in cui diceva di essere caduto mentre tornava con la donna, così lo interroga e scopre la verità. L’ultima puntata è quella in cui si fotte di meno, ma sono in pratica 50 minuti di massacro con Spartacus che si ribella e fugge con gli altri gladiatori dalla scuola.

Stay tuned!


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