“Fu un uomo buono e giusto – E corrisponde all’immagine che io ho di me”
— Silvio Berlusconi
Io c’ero, come altri 9 milioni circa di spèettatori.
C’ero all’evento di LA7, quella puntata di Servizio Pubblico dove Berlusconi va nella fossa dei leoni e, purtroppo, ne esce troppo bene. C’ero, noi eravamo una decina, e vi devo raccontare cosa ho provato, cosa ho visto e come l’ho interpretato. Per giustiozia parto col lasciarvi il video delle 3 ore di puntata, qualora ve la siate persa o negli anni a venire la vogliate rivedere.
Il primo servizio fa vedere prima la campagna elettorale del 1994 di Berlusconi, poi si fa una carrellata di aziende (produttori di dettagli per armi, produttori di pentole…) con dirigenti che si lamentano e la testimonianza di muratori, gli unici che continuano a lavorare a Lumezzane, che affermano che ormai vivono solo costruendo abitazioni per i ricchi. E che si lamentano dei politici.La prima domanda che fa Santoro è subito pungente: dopo avere ricordato che Silvio ha indubbiamente costruito un impero industriale, gli domanda: “Poniamo il caso che le sue aziende fossero ridotte come Lumezzane, lei le affiderebbe a un manager che le ha gestite 8 anni sugli ultimi 10 anni, e quindi sono così perchè lui le ha gestite, e inoltre questo manager ha ben più di 70 anni?“. La prima risposta fa subito capire come sarebbe stato il resto della puntata: Silvio risponde “Se si chiamasse Silvio Berlusconi, sicuramente sì! […] Io avevo già abbandonato la politica, restavo nel mio movimento politico come padre fondatore, mi ero già fatto un programma che mi attraeva moltissimo, quello di costruire tanti ospedali per bambini nel mondo, quello di aprire una università dove i miei colleghi, i più importanti leader mondiali degli ultimi vent’anni, potessero direttamente insegnare ai giovani che si avviavano ad essere dei politici… […] gli insegnanti erano Clinton, Bush, Tony Blair, Vladimir Putin… […] Lo farò, i mobili sono pronti, solo che avevamo immaginato l’apertura a marzo, ma mi sa che non ce la faremo perchè io mi dovrò dedicare, come mi sto dedicando, al Paese“.
Erano passati meno di 3 minuti dall’inizio del dibattito e già stavo piangendo. Ma davvero la gente può pensare che queste cose siano vere?!? Che i maggiori leader mondiali facciano da insegnanti nell’università di Berlusconi? Che lui costruisca ospedali per bambini? Ma la gente si rende conto che Berlusconi li ritiene dei coglioni e degli allocchi?!?
Dopo viene fatta una considerazione condivisibile sul fatto che un eccesso di austerità in un periodo di crisi può portare alla recessione. A seguire Santoro passa la palla a Giulia che ricorda che nel marzo del 2009 Berlusconi già diceva che il peggio della crisi era già passato. Nel ricordare questa situazione viene lanciato il famoso filmato dopo che la Merkel aveva cercato di convincere Berlusconi ad accettare i finanziamenti della BCE in cui Berlusconi, in conferenza stampa, diceva che in Italia “i ristoranti sono pieni“. Alla fine del filmato Santoro blocca la domanda per lanciare la pubblicità, dicendo che c’è stato un problema tecnico. I complottisti pensano sia stata una mossa atta ad agevolare Berlusconi per dargli tempo di trovare argomentazioni.
Al rientro Giulia gli chiede se in questa serata particolare lui può chiedere scusa per avere negato la crisi. E ovviamente Berlusconi nega che la crisi nel 2009 esistesse, ribadendo che quello che diceva nel filmato e dicendo pure che in quell’anno la sua coalizione aveva deciso, visto che si navigava nell’oro, di stanziare 39 miliardi di euro per la cassa integrazione. Viene da domandare perchè così tanti se non prevedi un periodo di crisi con molti licenziamenti. Berlusconi parla delle sue aziende che son passate da un forte attivo del 2009 a un passivo del 2011 e 2012, dicendo che la responsabilità della crisi non è stata del suo governo, ma del “governo dei professori” spiegandolo con l’analogia del fenomeno dell’acqua alta che non si scatena da un solo fattore, ma da una serie di fattori concomitanti.
Insomma, la prima domanda di Giulia non scaturisce che una risposta abbastanza noiosa in cui Berlusconi, sebbene l’evidenza della storia recente lo smentisca, nega tutto e rimane così eccessivamente in piedi, abbastanza vincitore nel primo scontro con la prima giornalista, anche se bisogna ammettere che era quella su cui si contava di meno per mettere in crisi il Berlusca (mai previsione fu più sbagliata).
Dopo la palla passa alla Luisella Costamagna che parla dell’Imu e del fatto che Berlusconi e la sua maggioranza l’abbia approvato a marzo del 2011. Viene mostrato un articolo del novembre del 2011 in cui Berlusconi si vantava che era il suo partito ad avere consigliato la reintroduzione dell’Imu che doveva essere una nuova ICI sugli immobili, dicendo che in pratica Monti aveva copiato dal suo programma. Berlusconi replica a queste affermazioni dicendo che l’Imu che il suo partito aveva votato non aveva capito che avrebbe colpito anche la prima casa. In un altro paese un leader che vota una tassa sugli immobili senza avere chiaro che sta votando una tassa sulla prima casa viene considerato un coglione, in Italia Silvio, vantandosi lui stesso di non averlo capito, passa per quello che ha votato senza averlo voluto fare.
Dopo 5 minuti, fatti di bei discorsi sui padri di famiglia e sull’importanza della prima casa, Silvio aggiusta la mira: lui e i suoi ministri si sono riuniti una sera per contrastare questa legge in parlamento (dopo Travaglio dimostrerà che questa appena detta è una cazzata, ci sono testimonianze di Berlusconi che parla bene dell’Imu fino a novembre 2012), ma cosa dovevano fare? Far cadere il governo che loro avevano appoggiato? E quando Santoro gli dice che c’erano altre alternative al o IMU o crisi di governo, tipo fare tassare i tabacchi o cose così, Berlusconi sentenzia che l’Italia è un paese ingovernabile e che gli Italiani devono dare potere a una fazione politica di cambiare la Costituzione, perchè ora secondo lui il governo non ha potere di fare nulla.
In una filippica sull’impossibilità di usare il decreto legge in Italia, Berlusconi tira fuori che il recente governo dei professori si era montato la testa, lui, lo stesso che 20 minuti prima diceva che avrebbe ridato in mano una azienda a un dirigente fallimentare se si fosse chiamato Silvio Berlusconi.La discussione va avanti per qualche interminabile minuto con Santoro che fa una filippica su come sia impossibile che se Berlusconi non ha potuto cambiare la costituzione nei passati governi quando era al personale top di consensi, lo possa fare ora che è al minimo storico. Silvio risponde con una frase già entrata nella storia “Santoro, ma lei ha fatto l’università o è andato alle serali?!?“. Tipica battuta da saltimbanco! Poi torna a dire che gli Italiano dovrebbero evitare di votare partiti che non siano PD o PDL, da qui battute di Santoro sul fatto che il nano possa volere un governo senza parlamento, che anche quello è di troppo.
Prima del primo intervento di Travaglio c’è ancora tempo per sentire Maroni cosa ne pensa di Berlusconi ministro dell’economia, e il video che viene mostrato è quasi imbarazzante. Maroni si rifiuta di rispondere e si indispettisce parecchio. Ma ancora una volta Berlusconi cade in piedi dicendo che alla fine la motivazione di quella reazione va cercata nel legame tra Maroni e Tremonti e nel fatto che quest’ultimo odi Berlusconi per i problemi avuti, ma il nano non perde occasione per rifare un pò di gag, domandando al pubblico quanto ci mette un disegno legge a entrare in vigore. E qui c’è il primo esempio di come Berlusconi sia tremendamente abile a perdere tempo: passa quasi 10 minuti a spiegare come un disegno di legge diventa legge, annoiando a morte tutti.
Dopo un altro siparietto alla Zelig, arriva Travaglio con la teoria dei due complotti.
A quanto detto, soprattutto alla storia dell’IMU, Berlusconi straparla mettendoci una pezza non credibile dicendo che loro si erano opposti subito, ma Monti “era una testa dura” che non voleva assolutamente eliminare questa tassa sulla prima casa, perchè “tenuto su dalla sinistra che invidia chi ha più soldi messi da parte con sacrifici e vuole quindi una tassa per toglierglieli“.Qui un ascoltatore normale dovrebbe quantomeno incazzarsi perchè l’IMU non è una tassa che colpisce solo i ricchi, ma colpisce tutti, anzi, colpisce tutti in egual misura, quindi chi ha meno è colpito in proporzione di più. Invece il nano vuol far credere, e senza un accurato esame di quello che ha detto ci riuscirebbe pure, che l’IMU è una strategia della sinistra per colpire i ricchi, cosa inverosimile.
E su questo dobbiamo dare adito a Berlusconi di avere una caratteristica invidiabile: è capace di sviare il discorso in modo tale che anche una tremenda cazzata passi per sensata, e punta sulle cazzate migliori per soffermare l’attenzione su cose specifiche facendo dimenticare quelle su cui sarebbe sfavorito.
Poi Santoro fa vedere due filmati uno dietro l’altro (non facendo rispondere Berlusconi e dando un certo senso di incompletezza che è normale, ogni volta che Berlusconi risponde prende 20 minuti, ma sembra antidemocratico anche se poi Ruotolo, che tiene i tempi, spiega che fino a quel momento Berlusconi aveva parlato per 2 volte il tempo di tutti gli altri), uno di Brunetta che diceva di voler sfiduciare Monti e di avere riscritto la legge di Stabilità (la finanziaria) e l’altro FAMOSISSIMO della Merkel che si vede snobbata da un Berlusconi al telefono, FAMOSISSIMO perchè è stato una delle basi per la fanfaronata di candidare Berlusconi per il Nobel della Pace 2010.
E qui arriva il secondo pezzo di Giulia Innocenzi, una donna che se ne trovassi una uguale e disponibile, diventerei l’uomo più felice sul pianeta. In questi pochi minuti questa ragazza fa capire al 100% quanto le giustificazioni di Silvio siano inventate tutte sul momento, smascherando che il suo pezzo più forte, il complotto, non sia mai esistito, ma sia una cosa inventata da zero. Questa è una delle grandi facciate che Silvio ha preso durante la serata, e ve la voglio mostrare tutta.
Berlusconi ha dovuto ritrattare tutto: date, informazione che ha dato e risultati che aveva annunciato fino ad oggi sulla tesi del complotto. Inoltre per convincere gli spettatori dice che lui “è quello che ne sa di più perchè è stato in trincea sul lavoro“. Poi, come sempre, sbatte tutto in cagnara parlando del debito pubblico italiano, che ovviamente non ci azzecca nulla con la teoria dei complotti. Ma come già detto la sua strategia è di cambiare i temi difficili e buttarla su cose in cui può fare supercazzole, per dare l’idea di averci ragione, e in questo è fottutamente bravo. Ma di fatto non ha saputo rispondere al fatto di avere detto cazzate sul complotto della Germania per farlo cadere.
Dopo la pubblicità la testimonianza di una imprenditrice del Veneto che parla della crisi nelle piccole e medie aziende, proponendo di riprenderci la sovranità monetaria, e una intervista a delle lavoratrici di Mediaset che son state trasferite da Roma a Milano, gente di 50 anni che viene quindi messa in una condizione sfavorevolissima per costringerla a licenziarsi. Ne segue un discorso abbastanza delicato sull’Euro la cui unica cosa notevole è che Berlusconi si autodefinisce il più europeista degli europei, e che per le donne della Mediaset lui farà in modo che non verranno licenziate perchè “in tanti anni che è stato imprenditore non ha mai fatto licenziare nessuno” (peccato che invece come politico con l’editto Bulgaro qualche licenziamento lo ha avuto).
Poi c’è un altro video perla: Tremonti che racconta che Silvio sottovalutava la crisi, così c’è stato un disaccordo tra loro due che ha portato “qualcuno” a chiedere all’Europa una lettera che commissariasse e facesse fuori il ministro dell’economia, dettando una politica economica molto diversa da seguire, mantenendo in piedi il governo. Anche qui Berlusconi cade miseramente, anche se non è facile notarlo. Prima di tutto dice che contrastava le richieste dell’Europa (lui, il primo europeista al mondo?!?), secondo dice praticamente che Tremonti si è figurato una interpetazione dei fatti visionaria, dimenticando che Tremonti è ancora candidato premier per la sua fazione, terzo non dà nessuna spiegazione a tutti i fatti contestati, fa solo mezzi discorsi inutili, quarto della ricostruzione di Santoro secondo cui la commissione europea prima e Napolitano dopo avevano bocciato il pacchetto riforme mandato dal governo italiano, perchè le riforme richieste non c’erano, e questo aveva spinto Napolitano a dire “questo governo in mano non ha nulla, meglio i tecnici” (una reale giustificazione delle dimissioni del governo a favore dei tecnici) Berlusconi risponde dicendo solo che a lui era arrivata una lettera dall’Europa, e che secondo Lui (parole sue) non c’era altro di concreto
Berlusconi cerca anche di difendersi da una cosa detta nel primo intervento di Travaglio, ma ancora mette la solita pezza incredibile al fatto di avere dato mensilmente dei soldi a una bellissima ragazza (Barbara Matera) per poi mandarla in parlamento a farsi pagare dagli italiani. La solita pezza incredibile è la sua grande generosità che stranamente si manifesta solo con le ragazze. Segue un pezzo di Travaglio in cui si parla delle amicizie potenzialmente malavitose di Silvio e di quanto Lui avrebbe potuto fare in venti anni se avesse voluto (ma forse non poteva farlo). Il pezzo è bello, ma a seguire c’è il siparietto comico di Berlusconi che non si smentisce, e al lato comico aggiunge anche qualche colpo di scena (tipo che Montanelli ha litigato con Lui per colpa di Travaglio).
11 Minuti dura la cosa, e ovviamente Santoro si scazza perchè Silvio perde un mucchio di tempo per elencare tutti i processi CIVILI persi da Travaglio. Lo scambio che precede la lettera di Berlusconi smerda per un paio di volte Silvio (se guardate della puntata da 2ore e 15 a 2ore e 23 vi rendete conto).
A chiusura del siparietto comico del nostro ormai noto ex premier, che si appresta alle solite buffonate in politica a cui ci ha abituato, la ormai famosa pulitura della sedia dopo che ci si era seduto Travaglio, ma anche la stretta di mano nascosta quando Santoro gliela rifiuta. Il resto della puntata è poco importante, a parte qualche solito siparietto pseudocomico.
Magari vi lascerò ulteriori commenti in un altro post. Stay tuned!