No, cioè, è insopportabile questa cosa. Nella vita ti rimane sempre qualche esemplare di ragazza “femminista” che conosci. E… nel senso… la rispetti. Non per l’idea di femminismo, almeno, non per quella che ha lei, ma perchè rimane a testimoniare una corrente che tanto ha ottenuto in passato, e che merita di essere ricordata con soggetti del genere. Anche se quello e solo quello fanno: mantengono un ricordo.
Di certo non difendono la posizione delle donne. Infatti se è vero che esistono contesti fortemente maschilisti, soprattutto quei contesti molto ignoranti dove il maschilismo attecchisce bene, è anche vero che molti contesti maschilisti da loro additati non sono colpa dell’uomo o del maschilismo a sè stante. Non voglio con questo dire che i contesti maschilisti sono giustificati dagli atteggiamenti femminili, voglio dire che semplicemente alcuni contesti non sono maschilisti, ma la donna li dipinge come tali.
Per esempio le quote rosa in parlamento sono lo specchio dell’indignazione delle donne di fronte allo scarso numero di politici donna. Ma è vero che una donna che si sbatte per campagne politiche, che fa attivismo, che è pronta a girarsi tutte le piazze d’Italia etc etc ha meno possibilità di un uomo di pari impegno? A mio avviso no. A mio avviso una Bindi senza famiglia ha meno impegni e può dedicarsi alla politica, così la Bindi, che è un cesso, è diventata un politico ad alto livello, ha concorso alle primarie e la sua unica difficoltà al limite è che in un gruppo in maggioranza di maschi, lei è l’unica femmina, e se tutti parlano di figa lei si annoia!
Ma su questa noia forse potrebbe imparare qualcosa dalle ragazze che fanno informatica: anche loro son pochissime e crescono assieme quasi a soli maschi.
Un altro esempio è la mercificazione del corpo femminile, vecchio cavallo di battaglia. Le neofemministe odiano pubblicità con belle donne, oppure lo sfoggio sempre più frequente di bei fisici alla tv. Poi arrivano truccate alle feste o in ufficio. E già pensi che sono loro le prime a mercificare il loro aspetto per aiutare la carriera, o per essere al centro dell’attenzione.
Ma poi è ovvio, la TV ci dà quello che vogliamo. L’uomo vuole la donna bella e la donna vuole sentirsi bella. E tu ti domandi quindi chi “manca di rispetto alle donne” se non le neofemministe stesse. E se non è ipocrita truccarsi e poi dire a chi ti vende il trucco che mercifica la donna.
Sì, ovviamente è vero che ci siano dei casi di maschilismo, ci sono anche tanti coglioni c’è da dire, e non fanno testo. Un esempio è il seguente, intervistato da Andrea Diprè.
Però sto qua sta malissimo. Al di fuori di questo, i contesti moderni, e le loro leggi, difendono abbastanza la situazione della donna. Magari si può inasprire i reati di violenza sulla donna, ma bisogna tenere presente che alcune cose classificabili come maschiliste sono in realtà sintomatiche della natura umana.
Infatti esistono uomini che si fanno trattare male dalle donne, dunque spesso alcuni soprusi sono sintomo del fatto che la natura umana a volte è strana. Del resto una donna che ama il masochismo rientra nei casi di violenza sulle donne? Se è d’accordo non penso, giusto?
Ma chi sono queste neofemministe? A mio avviso gente che ha un brutto rapporto col genere maschile, e che ha bisogno di una scusa, un motivo, una valvola di sfogo per giustificare il loro cattivo rapporto. Ragazze che sono state lasciate dopo storie sofferte, o che faticano a trovare un ragazzo, che stanno perdendo la speranza di una vita con una famiglia o che hanno delle amiche, o delle rivali, che si sono svegliate prima di loro e hanno ottenuto una situazione stabile laddove loro, che magari si sentivano migliori, ancora annaspano.
Come dicevo, han bisogno di una ragione che giustifichi i loro problemi. Non hanno un ragazzo perchè è colpa della società che predilige i maschi. Non hanno una famiglia perchè non ne han bisogno, loro sono intellettuali, anche se l’uomo vede di loro solo il corpo.
A giustificare questa mia sensazione sulle neofemministe, alcuni esempi della mia vita di femministe che un giorno trovano un ragazzo (nei modi più disparati e disperati, addirittura una su Meetic), lo sposano o ci figliano e improvvisamente magari rimangono acide e scorbutiche coi maschi, ma la loro vita cambia di brutto. Oppure ragazze che han così tanto odio dentro che sommano a un femminismo che rasenta il ridicolo, altre forme di dimostrazione di odio, come definirsi stronze, fare le stronze coi maschi, tirarsela fino alla solitudine e tanto altro.
Ora, il maschio sarà anche il problema ma mi domando: come mai dopo i 30 ci sono più maschi decisi a essere seri che donne? Il punto è solo uno: siamo tutti responsabili delle nostre azioni, ma è molto più facile dare la colpa a qualcun altro.
Stay tuned!