Plaisir


Fino a ieri avrei detto che il porno era alla fine della sua esistenza. Ci avete mai pensato? Alla fine nei film porno, con le dovute angolazioni, ma si vede un pene che entra e esce da una vagina. Ci sono quasi infinite possibilità, ma la trama è tutta lì, e lo spoiler è semplice: alla fine il pisello viene!!! Poi può essere il pisello del professore che smercia un voto per una prestazione sessuale, il pisello di un personal trainer che rieduca la ragazza che, nonostante abbia forme perfette, non si sa perchè ma va assiduamente a fare palestra, può essere il pisello dello studente che durante la classica festa colleggiale, ubriaco, si tromba una appena conosciuta… o chissà cosa altro, ma è come cercare di raccontare la favola di Cappuccetto Rosso ambientandola ogni volta in un paese diverso.
Quindi con l’avvento dello streaming il porno deve arrivare presto a saturazione. Su youporn, per esempio, ci sono attualmente 4082 pagine per 30 video a pagina, quindi circa 120.000 filmati. Anche fossero di un minuto ciascuno, ma in realtà la media è 4 minuti, sarebbero 2000 ore di porno. E se uno prova a ridurre facendo una ricerca abbastanza comune, tipo “squirting“, si hanno comunque 50 pagine, 1500 filmati di donne che orgasmano.
La domanda è: serve tutto sto porno? Negli ultimi giorni stavo cedendo alla risposta negativa, ma oggi mi son dovuto ricredere, per DUE buonissimi motivi.

Il primo è che il porno è la più basilare delle opere in lingua e questo per chi ha da imparare una nuova lingua, come me per il francese, è molto importante. Nel porno se si superano i tre dialoghi prima che venga sfoderata una proboscide, il pubblico borbotta. Poi in genere si imparano alcuni verbi di movimento come “venire”, “spruzzare”, “godere”… e se qualcuno crede che godere non sia un verbo di movimento, deve vedere cosa stanno facendo gli attori mentre lo dicono
Il secondo è che il porno è conoscenza. Si dà troppa importanza a cose come la lunghezza del pisello o la muscolatura. Ma la tecnica è più importante di tutto, ovviamente. E contando che ogni persona è diversa, il porno è una grande biblioteca da cui trarre tecniche letali. Non per niente posso vantare decine di minuti di overdose di endorfine nelle mie partner, o la migliore tecnica di tongue job del nord Italia. Insomma, certe capacità non si improvvisano, è come dire che per essere un buon pugile basta essere forti.
A tal proposito mi viene in mente che ieri un noto giocatore di World of Warcraft mi ha passato un link, questo, a un noto forum che segue. Il link non mi interessava molto, ma riportava due toys di vecchia data, o meglio, uno che conoscevo e uno no. Il primo è l’uovo della Tenga, una GRANDIOSA casa produttrice di toys, che nel forum viene sottolineata dal motto “perchè loro vendono uno stile di vita, non semplici maniglioni“, ma il più bello è il fliphole, di cui vi passo il video, tanto domani in Italia siete tutti a dormire e il post lo leggete da casa.

Ora, questo oggetto straordinario ve lo linko perchè ho scoperto che c’è molta ignoranza sui toys, sia maschili che femminili. E c’è da vergognarsi. A parte l’importante Pagina Wikipedia sul tema, non si può non conoscere l’esistenza almeno di: Anal Beads, le palle da culo e vagina, anche se per la vagina sono più efficaci le Ben Wa balls, i dildi, nomi comuni per gli oggetti fallici da infilare negli orifizi femminili la cui massima espressione è il dildo ano-vaginale che permette la doppia penetrazione contemporanea, i vibratori, stessa cosa dei dildi ma che vibrano per dare piacere, gli anelli da cazzo, che prolungano l’erezione strozzando il sangue dentro al pene, vari gingilli da applicare al pene per aumentare l’attrito, ma la massima soddisfazione per l’uomo duro è la Fleshlight, la figa nel tubo, la lampada-figa, per poi finire alle bambole gonfiabili.
Insomma, l’arte del coito è complicata e i toys aiutano ad ottenere risultati migliori. Vanno conosciuti, così come bisogna conoscere tecniche e fare esperienza. Non basta solo quello, ci vuole anche pulizia, altruismo (alcune ragazze non san manco cosa vuol dire), intuizione e allenamento, e ricordarsi sempre che bisogna conoscere il campo di battaglia prima di ottenere grossi risultati. Ma chi è andata in overdose di endorfine sa bene che gli esperti, come me, sanno imparare alla svelta. 😛
Ora potrei insegnarvi come si ispezionano per bene gli anfratti più caldi e bagnati, come e dove deve passare la lingua per ottenere i risultati migliori, quando è il momento giusto per assaporare meglio i punti topici di una donna per provocarne il massimo piacere, come fare per far sì che una femmina urli come posseduta… ma credo che mi censurerebbero il sito.
Per oggi è tutto. Stay tuned!


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