Folie furieuse du achats


Ma Cristo Gesù. Ieri arrivo a casa e trovo il monitor nuovo. A parte che forse non ci sono abituato ma mi sembra troppo luminoso, anche se abbasso la luminosità. Però uno dice: “il vecchio monito ogni 20 secondi ti faceva vedere solo metà immagine e dovevi letteralmente colcarlo di pugni per farlo riandare, così salvi una mano…“. Un buon investimento.
Oggi parto e vado a Serravalle Scrivia, 150 Km da casa, per fare shopping. Capiamoci, sono un maschietto, non mi diverto a fare shopping, così non lo faccio mai. Ma a volte si ha bisogno di qualcosa di nuovo, così, o ne ho un bisogno impellente (tipo che mi si bucano le scarpe :P) oppure aspetto di andare a Serravalle e compro tutto l’occorrente per una stagione. Questo minimizza il tempo speso in acquisti, ma quella volta sono catastrofici.
Oggi arrivo alle 12.30. I saldi ci sono da più di una settimana, bisogna fare il conto che le taglie ormai scarseggiano, visto che io ho una taglia abbastanza comune e media. Inoltre il problema è che non mi manca esattamente nulla, c’è solo da essere preparati per la stagione successiva. Così parto dal primo brand tra quelli che mi danno soddisfazioni: Marlboro Classic. Il difetto di questo brand è che uno dovrebbe comprarsi tutto da loro, fare il vero cowboy man, e avrebbe grosse soddisfazioni, ma le camice sono un pelo fuori dal mio stile. Morale: esco poco soddisfatto con un paio di pantaloni jeans da 54.90 euro prezzo outlet (89 normale), un pò deluso.
Dopo un paio di passaggi in marche famose, mi sono fissato in un cambio di stile di classe, che partisse da un cappotto. Coscente del fatto di avere un membro di famiglia che aveva recentemente speso cifre folli da Pal Zileri, mi son recato anche io in suddetto negozio, condannandomi alla spesa folle.

Ho in effetti trovato un bel cappotto, nemmeno troppo oneroso (185.40 euro, prezzo outlet scontato, 475 euro prezzo nei negozi normali dichiarato dall’outlet). Ma a quel punto ho fatto notare come le “maglie e magliette da barboni che uso di solito non vadano bene con tanta classe“. Detto fatto, ecco che la commessa mi ha rifilato una bella maglia (prezzo outlet 59.40 euro, esterno 158) a cui ne ho aggiunta una io (prezzo outlet 119.40, esterno 318).
A quel punto però ho fatto notare che non posso andare in giro solo con quelle due maglie per usare il cappotto, così la commessa mi ha fatto vedere una bella sciarpina non scontata da 50 euro (prezzo esterno 75) che ho ben visto di buttare nel mucchio di roba da acquistare. Ormai ero impazzito, così non mi son fatto sfuggire la mia accompagnatrice che guardava zone giacche di pelle, e ho proceduto ad un acquisto di una giacca di pelle foderata di “vera pelliccia” (ho scoperto che era vera pelliccia solo a casa, e la cosa mi ha turbato perchè non c’è scritto di che animale e sto soffrendo nel pensare che ho favorito l’estinzione di qualche animale raro) del valore di 999 euro outler, però scontato del 50% (499.50 euro, prezzo esterno 1537).
Lì sono stato trascinato via, anche perchè il bancomat non sosteneva tali spese. L’importo finale nel solo negozio di Pal Zileri è stato di 912,70 euro. A quel punto abbiamo pranzato e abbiamo girato per trovare due magliette a girocollo come piacevano a me, ma siamo finiti nel negozio di articoli dell’esercito, che a me generalmente piacciono molto. Ricordo che al Quasar a Sarzana pagavo le magliette dell’esercito anche 80 euro, qui ne ho portate via due a 20.60 euro l’una (segnalate fuori a 59 euro), e una dell’industria astrofisica italiana a 13.90 euro (fuori 39).

Ormai ero stremato, ma mancava la Lacoste. Facciamo ultima tappa e avevo già in mano un 300 euro di maglie da provarmi quando gli eventi climatici mi han salvato la vita: la nebbia è calata fittissima e, non avendo trovato immediatamente la mia misura, siamo scappati per non rimanere troppo svantaggiati dalla scarsa visibilità. Morale della favola: ho speso 1022,40 euro reali per roba che viene spacciata avere un valore di mercato pari a 2809 euro. Tre considerazioni su questo:

1. I prezzi che ti dicono avere la merce fuori dall’outlet sono evidentemente gonfiati. La giacca di pelle che ho preso non può costare 1537 euro!!!
2. Per quanto abbia preso molta roba di classe e elegante, la forte spesa, equiparabile al televisore che voglio comprarmi dei miei sogni, mi ha lasciato un pò dolorante nell’ano per la grossa inculata. Troppi soldi tutti in una volta, anche se io difficilmente poi faccio altre spese nella stessa stagione.
3. Una amica mi fa notare che “non di sola tecnologia vive l’uomo” (parlando del televisore dei miei sogni) e che lei “non riesce a trovare gli stivali come li vuole lei“. Però capiamoci, lei spende per cose che vuole, io ero andato a Serravalle senza nemmeno avere bene in mente cosa mi serviva!!!
Detto questo… tutto scorre. Stay tuned!


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