“Society often forgives the criminal;
it never forgives the dreamer”
— Oscar Wild

L’attesa è snervante. Ogni giorno che passa in certe circostanze pesa come attendere una vita. E’ l’attesa della felicità, che l’uomo ricerca compulsivamente. Spesso la felicità si ottiene dall’unione delle persone, di due elementi fisicamente sempre diversi ma spiritualmente sempre simili fatti per stare insieme. Ed è questa ricerca della felicità a cui tendono tutti, che genera il più incomprensibile dei paradossi. Si cerca di raggiungere lo stesso obiettivo, ma si sbaglia.
L’attesa.
E’ come dire “sarei felice se comprassi quella macchina“, l’avessi cercata per una vita, l’avessi lì davanti e poi… attendessi. Ma la macchina è un mezzo, non cerca te. Attendi e ti fai male da solo, e ti precludi da solo la possibilità della felicità. L’attesa…

“When I give you my time,
I’m giving you a portion
of my life that I will
never get back.

So don’t waste it”

Nessuno è superiore tra macchina o compratore. La macchina, se si aspetta, potrebbe essere venduta. Il compratore, se si aspetta, potrebbe scegliere un altro modello. Non bisognerebbe aspettare che l’eventualità decidesse per noi, che il caso ci mettesse lo zampino, dovremmo essere noi ad agire, ed è forse per quello che si gradisce tanto chi risponde tempestivamente alle nostre mosse.
La felicità è il più importante obiettivo dell’essere umano. Non bisognerebbe scherzarlo, non bisognerebbe permettere a nessuno di rovinarcelo, di renderci difficile realizzarlo, di sminuirlo.
Ma è altresì un obiettivo difficile, che richiede sacrificio e forza di volontà. E soprattutto è inevitabile fare degli errori per ottenerlo. Soprattutto quando molti elementi esterni, come quelli sopraccitati (attese, persone esterne, difficoltà di decisione…) influiscono negativamente nel realizzare questo scopo.

“You learn from your mistakes.
Make as many as possible”

Obiettivo difficile, tutti contro, anche chi dovrebbe fregarsene palesemente, preoccupazioni di ogni tipo. E’ l’animo mutevole dell’essere umano, che quando avverte la felicità sta bene, ma basta che questa non sia presente un secondo per ottenere turbamenti da ogni sciocchezza. Solo che se l’obiettivo è difficile, a volte ci si domanda se vale la pena combattere per ottenerlo.

“So sit on the top of the world
and tell me how you’re feeling.

what you feel now is what I feel for you”

Alcune persone non sono adatte allo sforzo. Altre si vede dallo sguardo che vorrebbero, ma sono bloccate dai problemi del mondo. Come l’età, la concorrenza, gli altri obiettivi della vita, l’inesperienza, la delusione, ma soprattutto la lontananza… Ci si dimentica cosa vuole dire essere felici, quale è il significato finale di questo tipo di azioni.

“Sitting next to you doing absolutely nothing
means absolutely everything to me”

Per contro ci sono persone alla disperazione, che han meno problemi, che hanno voglia di sperimentare, non di farsi possedere dai sentimenti, ma solo dai piaceri della carne. Alla fine possono essere loro a vincere? Beh, una partita giocata su un risultato effimero può essere vinta da chi fa il gioco più veloce. Ma alla fine il desiderio di una persona non appaga tutti e due.
E’ avere una intelligenza affine che fa la vera differenza. Capirsi, confrontarsi, non sentirsi nè inferiori, nè superiori. L’intelligenza non ha età, non invecchia, non decade come la bellezza, è l’unica cosa che rimane per sempre, anche quando il cervello non funziona più bene la scaltrezza resta, il capire, e poter scambiare idee, potersi esprimere, fidarsi che l’opinione dell’altro non sarà mai completamente sbagliata, a volte potrà essere discutibile, ma sarà solo un altro momento di confronto.
Bisogna trovare qualcuno che sappia sollevarci, sappia farci ridere, tirarci su nei momenti tristi, che quando c’è è un giorno diverso dagli altri, e non basta tutta la bellezza del mondo a darci questo. Serve altro.

“Beauty without intelligence is a masterpiece painted on a napkin”

Se una persona sa cambiarci ogni momento che ci spendiamo assieme, bisogna combattere per quella persona. Bisogna avere la forza di vincere le avversità, le paure, i problemi, perchè nascono e nasceranno, ma saranno i momenti belli a cambiare tutto. Prendere in mano la propria vita vuol dire anche saper fare quello che è difficile.

“The greatest weakness of
most humans is their hesitancy to
tell others how they love them
while they’re alive”

Inutile aspettare per sempre. Inutile perdere tempo con chi si prende gioco di te. Inutile guardare al passato e dire “cosa aspettavo“. Se una situazione non si sblocca forse è perchè qualcuno non vuole sbloccarla. Se una persona non sa trovare tempo per voi, non bisogna lasciare che vi si precluda la felicità. Cercatela, magari avete solo sbagliato obiettivo, magari è dietro di voi che vi chiama, ma siete troppo impegnati a guardare altrove.

“There could never be a more beautiful you”

Ed è trovarla che ci apre le porte della felicità.Stay tuned!

Dedicato a un mese di dolci sofferenze anche se è un post delirante!