Referendum – 12 e 13 Giugno


Bisogna che lascio la mia su questa questione del referendum che ci sarà il 12 e 13 giugno. Intanto vorrei ricordare che i voti da dare sono TRE e sono ABROGATIVI che vuol dire che, per farla semplice, bisogna votare SI’ PER EVITARE CHE SI FACCIANO le cose di cui il referendum parla.

Il primo voto riguarda la costruzione di centrali nucleari (SI per evitare che vengano costruite). L’Italia si era già espressa a Sfavore del nucleare nel 1987 quando circa il 75%/80% dei votanti si erano espressi contrari al nucleare nei tre quesiti abrogativi. Ma si sa, l’Italia è un paese dove il soldo fa dimenticare le scelte popolari, e gli enormi interessi sul nucleare fanno gola a tanti, per questo si è cercato di dimenticarsi di questo referendum e si cerca adesso di non pubblicizzarlo per non arrivare al quorum.
Ovviamente, siccome ho poco tempo e moltissime cose da dire, farò soltanto un riassunto di quello che la gente dovrebbe sapere. Intanto si dovrebbe sapere che la Francia ha sì il nucleare, ma anche in Francia ci sono stati incidenti agli impianti, tipo a Tricastin, dove 75 litri di acqua contaminata finirono in un fiume. La sicurezza delle centrali non è mai totale. Inoltre non è solo nelle centrali che si verificano incidenti legati al nucleare: il Niger venne inquinato dalle estrazioni di Uranio (vedi questo documento).
L’Europa sta uscendo dal nucleare, come ha fatto anche il Giappone dopo l’incidente, l’unico paese che si oppone è la Francia. E rimarrà l’Italia se non voteremo sì all’abolizione del nucleare.

Il secondo SI per dire no riguarda l’acqua come bene comune. Votando SI si rende di nuovo l’acqua un bene pubblico e la si toglie dalla privatizzazione e dalla volontà di lucrarci sopra da parte di imprenditori e compagnia bella. A tale proposito vi copio un breve passo del sito del referendum sull’acqua:
“[…] Siamo sicuri, però, che nonostante questo i cittadini e le cittadine andranno a votare e sceglieranno che l’acqua e la sua gestione debbano tornare pubbliche e rimanere fuori dal mercato. La risposta delle urne rappresenterà la partecipazione e gli interessi della collettività contro chi vuole fare profitti sui nostri diritti. Perché si scrive acqua ma si legge democrazia!“.

Il terzo SI per dire no riguarda il legittimo impedimento. E su questo non dico niente, perchè tanto Berlusconi anche senza legittimo impedimento riuscirà a farla franca in qualche modo, anzi, più cerchiamo di farlo condannare più lui fa leggi porcate per salvarsi. La prescrizione breve che vuole, ad esempio, salva anche i colpevoli del disastro ferroviario a Viareggio. Ve lo ricordate? Se non ve lo ricordate un buon punto di inizio è Wikipedia.

Come per ogni referendum è necessaria una adeguata affluenza. Questo significa che NON VEDRETE PUBBLICITA’ RIGUARDANTI IL REFERENDUM nelle reti nazionali, che sono gestite direttamente o indirettamente da mr. B. Rimane che è dovere di tutti esprimersi a riguardo.
Ora è molto tardi e me ne vado a dormire.
Stay tuned!


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