Beh, anche se è tardi non ho un cazzo di niente sonno, quindi mi sembra giusto scrivere due cazzate prima di andare a letto. E di cosa si può scrivere il 2 Aprile? Beh, un tempo avrei scritto dello scherzo di Aprile dell’uno, ma quest’anno, forse per la prima volta, non ne ho fatti. Allora siccome è il due, riprendendo una segnalazione della Vale, vi comunico che oggi è la giornata nazionale dell’autismo.
L’autismo “chiamato originariamente Sindrome di Kanner, è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione” (cfr. Wikipedia). I sintomi sono una ridotta o assente capacità di comunicazione verbale, che quando presente si manifesta spesso in ecolalia (ripetizione di frasi o suoni ascoltati, senza capacità di riutilizzo in contesti diversi), una mancanza di interesse nei rapporti umani con tendenza all’isolamento, una mancanza di reattività agli stimoli esterni, impossibilità di rispettare i “turni” di una conversazione (beh, conosco molta gente con questa difficoltà), ripetizione ossessiva di determinati movimenti stereotipati, isolamento in mondi immaginari (con amici immaginari), fobia nel cambiamento, tendenza a un ordine maniacale che quando mancante può generare crisi anche autolesioniste.
Anche se dalla descrizione dei sintomi si potrebbe dedurre che tutte le donne sono autistiche (:P), la comunità scientifica tende a sottolineare che un certo livello di autismo viene perdonato nella donna. Questo porta a considerare l’autismo come una malattia che colpisce prevalentemente il maschio, laddove le diagnosi di autismo vedono come malati due bambini maschi ogni tre, a volte addirittura cinque ogni sei, in dipendenza dai campioni stimati.
L’autismo in molti casi può essere curato. Per dare un’idea della gravità di questo fenomeno vi cito questa fonte: “In Italia sono circa 400.000 gli affetti da autismo, molti dei quali bambini. L’Europa conta circa 5 milioni di persone con autismo e le diagnosi di tale patologia, secondo un report Usa pubblicato pochi giorni fa, sono aumentate di oltre il 20% in due anni, ma le cause non sono chiare“.
L’obiettivo finale della giornata è riportare l’attenzione su questa malattia nel tentativo di comunicare che la cura, sempre personalizzata, esiste. Anche se la malattia ha un’origina ancora poco chiara, è molto importante che la gente ne sappia il più possibile e che anche la politica se ne interessi. La cosa migliore da fare è quindi diffondere la notizia. Stay tuned!