Devo ammettere che inizio a reputare Facebook un mortorio. Facebook va bene per organizzarsi con amici, per mostrare foto, per condividere qualcosa con gente che si conosce. Ha avuto un successo esagerato tra il 2008 e il 2009, poi ha iniziato un declino abbastanza lento ma inesorabile. Credo che ogni forma di comunicazione abbia un declino simile, prima o poi: nel 2006, quando ho iniziato a tenere un blog, era l’alba del periodo d’oro per questo mezzo di comunicazione.
Ci fu un boom spaventoso: tempo 6-7 mesi e tutti pensavano di aprirsi un blog. Poi richiedeva tempo, richiedeva creatività, richiedeva… da lì si è instaurato nella mente della comunità twitter, ma soprattutto facebook. Banalmente, potevi scrivere poco. Erano mezzi studiati “per scrivere poche parole“, addirittura twitter impone il limite di 140 caratteri. Un boom catastrofico. Ma anche lì ci vuole creatività. Così facebook ha tolto la vita ai blog, e ora sta perdendo la propria. Finirà come myspace, che alcuni nemmeno più ricordano cosa sia.
Twitter invece è un pochino diverso. Oh beh, morirà comunque anche lui, prima o poi, ma il limite dei 140 caratteri e i TT (Trending Topic) lo rendono un mezzo di discussione più ampio di facebook. In facebook tu parli solo con gli amici, in twitter discuti con tutta la comunità, volendo, basta prendere dimestichezza con questi TT.
Quindi ultimamente sto rivalutando questa forma di comunicazione. I TT sono un meccanismo semplice. Ogni volta che scrivi un tweet, un messaggio, puoi sacrificare lettere (ne hai 140 per tutto il messaggio) per aggiungere un cancelletto # a una parola, tramutandola in hashtag. Questo ti permette di creare una sorta di concatenazione tra tutti coloro che scrivono lo stesso hashtag, come se si creasse un argomento di discussione di cui fanno parte tutti i messaggi che contengono quell’hashtag.
Molto spesso, per fare un esempio, le trasmissioni televisive sono seguite da un hashtag su twitter (per esempio per discutere di Servizio Pubblico si usa l’hashtag #serviziopubblico) è questo significa che ricercando i messaggi con questo hashtag si può seguire quello che la gente dice riguardo a questa trasmissione. Se tanti scrivono messaggi con lo stesso hashtag, questo viene segnalato da twitter come Trending Topic (in realtà non è necessario che si tratti di hashtag, basta che in tanti scrivano messaggi con uno stesso gruppo di parole), e visualizzato in homepage.
Ma non solo: a volte nelle maniere più bizzarre si formano dei Trending Topic alquanto fantasiosi. Per fare un esempio, qualche giorno fa si è creato il trending topic #filmmalati che conteneva tutti i titoli di film famosi ma storpiati dalla gente tipo “Io, me e il rene” oppure “Le colline hanno gli Oki“, mentre qualche giorno prima aveva fatto furore l’hashtag #CambiamoIlFinale dove la gente proponeva finali alternativi di film o di eventi famosi (“Il messaggero di Serse beve RedBull,si salva dal pozzo,risale e ammazza gli Spartani al grido di “Questa è ReeeeedBull”“, “gesù scese dalla croce e iniziò a mangiare bambini e lanciare fulmini su innocenti diventando re del mondo” oppure “Ratzinger invece di prendere i voti prende altro e diventa la drag queen più famosa del pianeta” oppure ““Luke, questa spada laser apparteneva a tuo padre” “figata! Sembra un cannocchiaBZZZZZZZZWAAAHH“).
Inoltre appena c’è una notizia particolare si può stare certi che si genera subito un trending topic sull’argomento. Addirittura ho scoperto che esiste una radio su web che è nata su twitter, si annuncia con l’hashtag #Twittamidinotte e la si può ascoltare su questo sito, oppure dal player sotto:
Insomma, se cercate un dialogo fatto di brevi messaggi ma ad una comunità ampia, questo twitter può regalarvi emozioni. Se invece vi interessa solo condividere con gente che conoscete, facebook è ancora la migliore scelta. Ovviamente anche su Twitter si può seguire quello che dicono specifiche persone (pubbliche, tipo attori, politici… oppure altri normali utenti) e creare quindi una rete di amici, ma penso che se volete usare twitter in questo modo potete rimanere comunque su facebook. Se decidete di provare Twitter, potete seguirmi cliccando il seguente pulsante Segui @supermaestro
così potete anche vedere chi seguo io (tipo ho tra gli amici Dio, che è un personaggione su cui ha scritto anche la Nazione).
Stay tuned!