Un monde nouveau s’ouvre à vous…


Lunedì è stata una giornata lunga e faticosa, tanto che la sera ho dovuto coricarmi (cazzo che termini) alle ore 00.50, molto presto rispetto ai miei canoni. Già il lunedì è strano: la domenica sono arrivato all’una-quasi-le-due, perchè mi son fermato in quattro aree di servizio per cercare una ricarica del cellulare, quindi sono andato a letto alle 2.20 e ho dormito poco, 5 ore nemmeno.
Poi al lavoro, sai com’è, non ci si riposa mai. Discussioni tra amici, lettura dei giornali italiani… XD Insomma, alle 17.40 (10 minuti prima della scadenza delle 7 ore e mezzo regolamentari) fuori e di corsa al corso di francese. Ma la perla è stato il dopo-corso. Partenza verso Cannes per raggiungere i colleghi e giocare al Laser Game.
Eravamo 19: 5 o 6 italiani, un paio di polacchi, un tunisino, molti francesi… Tutti più o meno dello stesso gruppo, al limite amici di amici, ma molti erano gente che lavora con me. Tra questi, 5-7 ragazze agguerrite e volenterose di sangue e massacro. La versione del Laser Game era facilitata: pallottole infinite, niente danni a quelli della stessa squadra, un team contro l’altro team solo ad ammazzarsi.

Giusto per chi proprio non ne sapesse un cazzo, il Laser Game è un gioco a squadre di guerra. I giocatori mettono delle tute simili a armature ma molto leggere, a cui è attaccato un fodero con un fucile. La tuta ha quattro sensori: uno per spalla e due centrali, avanti e dietro. Un sensore è anche nell’arma. Il fucile può emettere un laser visibile grazie al fumo. Lo scopo è semplice: bisogna sparare ai sensori (va bene anche quello dell’arma) dei giocatori dell’altra squadra. Se si viene colpiti si è feriti, e dopo qualche ferita si muore. La morte prevede inattività dell’equipaggiamento per 5 secondi, il tempo di uscire dal fuoco nemico, il più delle volte, e poi si rinizia.
L’arena è generalmente uno stanzone molto grosso, nel nostro caso a due o tre livelli, fatta come un labirinto. Ovviamente ci sono diverse modalità, la nostra era arena e a massacrarci, ma ci sono le modalità stile “conquista il castello avversario” o cose così. Ovviamente, nonostante fossimo tutti tra i 27 e i 30 circa, eravamo bambini impazziti!!!
Vi dico solo che, tralasciando quelli che baravano tappandosi i sensori con le mani, c’è stato di memorabile il tunisino che veniva in corpo a corpo: ti vedeva passare, ti correva addosso, ti afferrava l’arma e poi ti sparava. Io per ripicca ho afferrato la sua e non l’ho lasciato fuggire finchè non l’ho ucciso.

C’erano gli sniper, i cecchini, appostati nei punti alti a sparare sotto, ma generalmente ci muovevamo tutti molto. Io ogni tanto beccavo la mia collega biondina gnocca e… sapete com’è, fai il galante, ti lasci uccidere… UN CAZZO!!! Ho giocato sporchissimo per massacrarla, ma in effetti è molto brava (seconda classificata). Infatti io l’ho uccisa 3 volte (2 colpendo l’arma, 1 alle spalle), lei mi ha massacrato 11 (3 di fronte, 1 di schiena, 6 colpendo l’arma e 1 alle spalle).
Insomma, abbiamo giocato 35 minuti ma ci siamo divertiti da pazzi. Alla fine sono uscito che ero zuppo di sudore in una maniera orrenda. Però ho anche riaccompagnato a casa una collega taaaaaaaaaaaaaanto simpatica. Oggi su internet ho scoperto che esiste il Laser Game anche a Genova, quindi…

Per tutti coloro che fossero interessati si potrebbe organizzare un match al Q-Zar di Genova per sabato 3, se siamo ALMENO una decina si può fare!!! Io ho già provato a contattare un nocciolo di persone di fiducia.
Poi ovviamente ormai si vuole rendere l’appuntamento del lunedì una usanza immancabile, quindi a me aspettano mille battaglie al Laser Quest di Cannes, sempre che non vogliano andare prima, che sarebbe un problema per il mio francese.
Insomma, è stato moltissimo divertente. Per oggi è tutto.
Stay tuned!


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