Credo che in questa Festa della Repubblica debba spendere anche io alcune parole sui side effects di certe prese di posizione. Intanto però partiamo dall’inizio. Oggi si festeggia la nascita della Repubblica Italiana. La data ricorda il referendum a suffragio universale del 1946 in cui agli italiani, caduto il fascismo (il fascismo era salito al potere nel 1922 ed era mutato in dittatura nel 1925, per decadere completamente con la morte di Benito Mussolini il 28 aprile 1945), si chiedeva quale forma di governo dare al paese a scelta tra la vecchia Monarchia (10.718.502 voti) e appunto la Repubblica (12.718.641 voti). Con la vittoria della repubblica i vecchi monarchi di casa Savoia vennero esiliati (per fare ritorno nel 2002, dopo che con una legge il 23 ottobre venne revocato l’esilio).
La Parata venne fatta a Roma per la prima volta nel 1948, nel 1950 venne inserita nelle celebrazioni ufficiali. La cosa più interessante riguardo questo evento, soprattutto nell’ambito delle vicende attuali, è che nel 1976 a seguito di un grave terremoto in Friuli tale parata venne annullata con un comunicato del ministro della difesa Forlani, per far sì che “i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali“.
Il punto quale è? Il punto secondo me è che ormai non c’è un solo politico che dia ascolto al popolo. La parata è stata fatta perchè Napolitano ha detto che “non dobbiamo piangerci addosso“, ma Napolitano è uno, se altri non vogliono la parata, MOLTI ALTRI, internet era in fermento per questo, come può Napolitano sentirsi in dovere di decidere per tutti?
Un altro caso di allontanamento della politica dalle volontà del popolo. Perchè forse qualcuno può volere la parata, ma perchè nessuno lo dice? Perchè nessuno obietta contro chi protesta contro? Perchè se anche la parata è bella, e infatti poi la gente è andata a vederla, visto che l’han fatta, è buon senso comune capire che non ce n’è bisogno, che bisognerebbe pensare al dolore di chi ha perso qualcuno, bisognerebbe capire che una ventina di morti sono abbastanza per rendere una decisione come questa una questione di lutto nazionale.
Magari i soldi, pochi, serviranno relativamente ad aiutare la popolazione, ma chi se ne frega! Il popolo vuole una cosa? Il popolo è sovrano di questa nazione, e sarebbe buon senso anche capire che siamo ancora in un momento difficilissimo per il paese, e infastidire ancora di più la gente, aumentando gli sprechi che oggi sono tema centrale della sommossa e del rancore dei ceti poveri verso le caste, e fare tutto ciò con la scusa che non dobbiamo piangerci addosso per la morte di 17 persone, lasciatemelo dire, è proprio una mossa di merda.
Aggiungiamo a tutto ciò che il nostro presidente è grande oppositore del Movimento a 5 stelle, e poi gli serve queste palle lente (ricordiamoci che una cosa innegabile che cerca di fare Grillo è proprio di dare forza alla voce dei cittadini, infatti anche lui si è detto contrario alla parata), e domandiamoci: ma questi politici si sono dimenticati di cosa è la politica? Napolitano, col suo atteggiamento, non è forse il migliore sostenitore involontario di Grillo?
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Stay tuned!