“Il feticista ottiene senza alcuna difficoltà ciò di cui gli altri uomini anelano con tutte le loro forze, ottenendolo solo a prezzo di sforzi e fatiche”
— Sigmund Freud
Tempo fa scrissi un post sulle zone erogene delle ragazze da usare come arma di battaglia, e tempo prima, ma ahime’ quel post fa parte di quel centinaio di post che ho perso, scrissi piu’ dettagliatamente dei feticismi piu’ diffusi. Mi rendo conto che c’e’ ancora in giro quella maledizione che ci portiamo dietro da Adamo ed Eva, quando mangiarono il frutto proibito e si accorsero di essere nudi: feticismi e sensazioni legate a cose della sfera sessuale sono visti come tabu’, spesso e volentieri.
Intanto ancora una volta cito la definizione di feticismo data da uno psicologo: “[feticismo] si definisce come lo spostamento della meta sessuale dalla persona viva nella sua interezza ad un suo sostituto, sia ciò che la sostituisce, una parte del corpo stesso, o una qualità, un indumento o qualsiasi altro oggetto“. Di fatto il desiderio di due belle tette e’ un feticismo.
Quindi, sebbene il termine venga a volte usato a sproposito ad indicare ogni pratica sessuale non ortodossa, il feticismo è solo una delle tante parafilie, che altro non sono se non “pulsioni erotiche connotate da fantasie o impulsi intensi e ricorrenti, che implicano attività o situazioni specifiche che riguardino oggetti, che comportino sofferenza e/o umiliazione, o che siano rivolte verso minori e/o persone non consenzienti” (cfr. Wikipedia).
“Il desiderio è l’essenza dell’uomo”
— Benedetto Spinoza
Dunque, pedofilia e necrofilia non sono feticismi, sono parafilie. Ma ce ne sono molte altre, più di nicchia, tipo il famoso Water Bondage suggeritoci anni or sono dall’allora divinità del porno, che consiste in una sorta di masochismo acquatico, o in alcune forme di sesso acquatico, dove le donne usano i getti d’acqua per provare piacere, oppure varie forme di ipnosi legata a pratiche sessuali tipo la recente “domnosis” suggeritami da Riccardo in cui una dominatrice ipnotizza via schermo uno slave e poi fargli tirare fuori le fantasie erotiche impartendo ordini, suggerimenti o cose tipiche del sadomaso.
Detto questo, per tornare sul tema delle cose non di nicchia, il feticismo è il più gettonato. E penso che sia così generalmente diffuso che la gente nemmeno si accorge di essere compulsivamente attratta da cose che non sono esattamente strettamente connesse con l’atto sessuale “di base” (pene in vagina). Se valutiamo come feticismi seno e culo, vorrei vedere chi può sostenere di non essere feticista.
Tuttavia per le ragazze la situazione è diversa: si trovano più feticiste di mani e piedi, ma ovviamente anche un certo feticismo per muscoli o per il culo maschile.
“Meglio provare e pentirsi, che pentirsi di non aver provato”
— Detto popolare
Nzomma, il primo passo per la serenità in questo campo, laddove lo stress comporta la nascita di frustrazioni, comportamenti maniacali e repressioni che portano solo insoddisfazione e malessere, è l’autoappèrendimento dei propri bisogni, e l’eradicazione dei tabù. Il secondo è sempre e comunque il tentativo di ottenere ciò che si vuole, ricordandosi che è meglio una sconfitta tremenda che una infinita incertezza.
“Un guerriero accetta la sconfitta. Non la tratta con indifferenza, non tenta di trasformarla in vittoria. Egli è amareggiato dal dolore della perdita, soffre all’indifferenza. Dopo aver passato tutto ciò, si lecca le ferite e ricomincia tutto di nuovo. Un guerriero sa che la guerra è fatta di molte battaglie: egli va avanti.”
— Paulo Coelho
E in tutto questo, viva la figa.
Stay tuned!