Ed eccoci arrivati al 2011. L’inizio non è stato dei più entusiasmanti, ma diciamo che se contiamo i colpi di sfiga a chiudere il 2010, non è andata poi tanto male. Ripartire nel nuovo anno è sempre una impresa, comunque, la ripartenza di una persona che aspira ad una elevazione morale deve basarsi sull’apprendimento dal proprio passato. Quindi cercherò di fare un resoconto di quello che mi è capitato nel 2010.
Intanto ho iniziato il 2010 scorso come ho iniziato questo 2011, forse un pochino peggio, ma l’annata è stata memorabile sotto molti punti di vista. Ho iniziato l’anno che ero già a lavorare a Genova da diversi mesi, e stavo chiudendo, senza saperlo, i 9 mesi più interessanti della mia carriera professionale.

Però chiudevo anche un periodo, dal punto di vista personale, un pò triste perchè fino ad allora il mio lavoro a Genova era stato con colleghi con cui difficilmente riuscivo ad avere un rapporto che superasse l’orario di lavoro. Insomma, a febbraio me ne sono venuto via dal primo cliente seguito a Genova per finire al secondo.
Qui la cosa si è ribaltata: il lavoro è caduto nella catastrofe, ma a livello umano c’è stata una impennata. Gruppo di colleghi molto vivace che però ha perso un grosso elemento a Maggio. Nel mentre però miglioravano i rapporti con gli altri colleghi, sono arrivate altre persone e nell’estate si è formato un interessante gruppo valido anche per uscite a cazzo infrasettimanali. Poi sono stati guadagnati tre o quattro elementi folkloristici, buffi… nel loro genere. In estate comunque, per la precisione il primo di Giugno, io sono stato preso da una azienda in Francia. Coronavo un sogno nato nel 2007, a marzo, in un modo inaspettato e in un paese poco amato.
Agosto, ma soprattutto Settembre, han regalato momenti memorabili. Non posso dimenticare il viaggio in Spagna, a seguito di un corso di spagnolo, che è stato divertente e interessante. Ma l’apice si è verificato nei giorni tra il 10 e il 20 di settembre, tra la cena di addio a Genova e il primo weekend dopo la prima settimana di lavoro. Da allora lavorativamente la situazione è continuata a migliorare, ma c’è stato un deciso decadere dal punto di vista umano. Sia perchè in Francia creare rapporti umani senza sapere parlare la lingua natia genera grossi problemi, sia per alcune situazioni negative verificatesi in suolo italiano. Il massimo della sfiga è stato ritrovarsi, a due giorni dall’inizio delle vacanze, a sapere di non poterci andare per mancanza di giorni di ferie, per via di una assurda legge francese, così assurda che solo la mia compagnia la applica.
Così nessuna programmazione per tempo, nessuna festa particolare per l’ultimo, passato con 5 o 6 amici in piazza, niente di eccezionale. E oggi, primo dell’anno, ho dormito fino alle 13, mi son messo a posto un pò il sito web, ho fatto un giretto, cena e classico filmino al cinema. Una serata tranquilla, insomma. Il film non mi è piaciuto un cazzo, trattasi di Tron Legacy, l’ennesimo clone Matrix con poche idee innovative e tanti effetti speciali buttati nel film come se fossero coriandoli. Ma a parte il film, la domanda è, quali nuove regole ho aggiunto alla lista personale di regole da seguire?
– che più ti fidi della gente, più questa tenta di incularti
– che sono tutti buoni fino a che non li consideri un cazzo
– che la gente pretende di essere considerata un esempio di retitudine se non è mai riuscita ad avere occasione di comportarsi male prima
– che non conta quanto tu voglia bene a una persona, una serata in cui ti tratterà male ci sarà sempre… a volte molto più di una serata
– che quando si chiude una porta si apre un portone
– che se dai una possibilità a una persona a cui nessuno l’ha data prima, puoi essere stato più bravo tu a scoprire i suoi lati positivi… ma più spesso è vero che han fatto bene gli altri a non dargliela questa possibilità
– che rimpiangerai per sempre le battaglie che hai lasciato nonostante le combattessi col cuore, perchè le battaglie che combatti con la testa finiscono sempre nei punti precedenti
– che a volte si ha bisogno di parlare la propria lingua madre
– che la Costa Azzurra col sole sa emozionare, è proprio bella forte
– che una persona sa essere falsa anche quando piange
– che se senti che una persona ti sta prendendo per il culo, ma visibilmente cerca di dimostrarti che non è così… probabilmente cerca di prenderti per il culo, perchè l’essenziale è invisibile agli occhi, e il cuore ha sempre ragione e sente molto meglio che la testa
– che le ragazze piatte a volte sono le più intelligenti e le migliori compagne per la vita, ma quelle tettone sono le più gnocche
– che una cameriera con due tette smisurate non dovrebbe portare vassoi di cioccolata e panna troppo attaccati al seno, perchè le tette ci finiscono dentro e queste non se ne accorgono per 20 minuti
– che alcuni maschietti più sono interessati a una ragazza, più sono disposti a non farla vivere, rendendosi ridicoli di fronte a lei, pur di far sì che questa non si trovi bene con i ragazzi che le piacciono
– che gli amici veri dovrebbero darti suggerimenti, non ostacolarti quando sei fragile
Ci sono tante altre cose, ma per ora direi che è abbastanza. Auguro un buon anno a tutti coloro che leggono questo blog, in particolare a Daniela, Sara e nostra signora dei miracoli inutili, la Valentina. E a Ciommei che stasera faceva la notte.
Buon 2011. Stay tuned!
2 responses to “Une année de bonheur”
Auguri maestro e complimenti per le immagini a corredo del post…sempre un gran gusto
Ciao bel figo,bel post davvero,comprese ‘le tettone’!!!
PS: buon 2011!!!