Maudit la France


Nelle ultime 48 ore le mie interazioni con i francesi si sono moltiplicate… Ma non sono migliorate neanche un po’. Intendo le interazioni coi civili perche’ quelle sul posto di lavoro van bene essendo in inglese. Ieri mattina pero’ dovevo ritirare un pacco alla posta. Sembro ovviamente affetto da mutismo: arrivo, indico e me ne vado. Un cecchino, praticamente.
Entro, vado dal tizio della posta e gli do il tagliando che mi avevano lasciato. Questo farfuglia qualcosa e, dal tono, capisco che e’ una domanda. Vorra’ un fottuto documento. Metto mano al portafoglio e, solo con un occhio, lo osservo se si pone domande su cosa stia facendo. Estraggo la carta di identita’ e gliela do’. Interazione semplice, mi porta il pacco e mi dice di firmare un quadernone in un punto a caso. Magari colleziona firme, o e’ un libro degli ospiti…
Prendo il pacco e me ne vado.

Oggi alle 8 arriva il tecnico per la linea. Lo show inizia dalla chiamata, lui che parla 10 minuti e io che alla fine chiedo: do you speak English? Risposta secca: No! Io che gia’ me la rido… Gli dico di aspettarmi giu’ e lo vado ad accogliere. Questo non si insospettisce che gli abbia chiesto se parla inglese e mi parla veloce come un frocio a infilare un culo nudo. Prima entra in casa e poi si fa scarrozzare al piano meno uno, raccontandomi la storia del mondo, penso.

Guardo il poveretto con pieta’ mente lui intreccia fili. Poi saliamo ancora in caa mia, mi dice che per lui e’ sufficienteche si accenda la spia dell’ADSL, e si accende. Per me no, ma vaglielo un po’ a dire… Compila un foglio e me lo fa firmare: come sempre potrebbe esserci scritto che io divento suo schiavo sessuale che non potendo leggerlo lo firmo alla cieca. Poi mi fa il monologo piu’ lungo che abbia mai sentito, saluta e si fa riaccompagnare all’uscita. Ovviamente io non ho capito un cazzo. E ovviamente ad oggi la linea fissa non va.
Era molto presto cosi’ decido di andare anche a chiarire che l’appartamento non voglio pagarlo ogni mese, che si succhino i soldi direttamente dal conto. Cosi’ vado anche all’agenzia.

Gli amici piu’ fidati conoscono gia’ una storia divertente su questa agenzia, che vi raccontero’ nel weekend. Per ora vi basti sapere che in quell’agenzia ci lavora una ragazza che e’ decisamente munita di tette enormi e marmoree, che si veste con magliette aderentissime se non anche con pantaloni leggerissimi e che mi ha accolto anche questa volta. E’ una di quelle ragazze decise, si vede chese le passi vicino e decide di saltarti addosso sei spacciato. Mai come in questo periodo la trovo una caratteristica invidiabile: inizio a essere stufo di femmine decise solo a parole, che pero’ davanti alle cose presentate senza rigiri di parole, schiette, non danno risposta alcuna. Tempo fa ho conosciuto la regina di queste pseudofemministe indecise, speravo di avere seppellito la categoria ma ci sono molte adepte in giro. Sta qua invece si vede che non se le fa dire, che e’ cattiva come il veleno. Infatti per fortuna c’era la tizia dell’agenzia che mi ha aiutato a trovare casa che era casualmente li’ e mi ha fatto da traduttrice. Altrimenti ero fottuto. Mi son dovuto anche sentire dire che siamo in francia e devo parlare il francese. BRAVE!!! Saperlo il francese!!!

La sera tanto per chiudere le scenette sono andato al supermercato, che mi regala sempre emozioni. Purtroppo c’e’ sempre qualcuno che deve dirti qualcosa, come il tizio oggi sulla passeggiata che voleva sapere l’ora. Poi questo pero’ mi ha ringtaziato in italiano…
Beh, per stasera e’ tutto… Stay tuned!


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