Trois films que vous pourriez regarder


Ultimamente mi sono stati consigliati 5 film da 2 amiche. Siccome il consiglio arriva da ragazze i film in questione non possono che avere vicende sentimentali come argomento principale, quindi sono inadatti per un pubblico maschile. Tuttavia, per chi come me si è sorbito i primi due Twilight solo per verificare con mano che sono due merdate, vederli diventava una questione di principio.
Tuttavia il grande Blockbuster gratuito a cui ho richiesto tali film aveva solo copie difettose di due dei 5 film suggeriti, quindi ho potuto vedere solo gli altri tre. I film che mi son stati suggeriti e che non ho potuto (ancora) vedere sono Il Riccio e il film Happy-Go-Luck La felicità porta fortuna.
Entrambi in effetti avevano grossi problemi di audio, mentre Il Riccio a un certo punto si blocca pure mandando a puttane il lettore della tv. Cercherò di rimediare.

I due film che non ho potuto vedere, assieme ai primi due di cui parlerò, mi sono stati gentilmente consigliati dalla mia psicologa di fiducia, una entità soprannaturale i cui fedeli danno il nome di Vale (perchè si vede che ha valore…). Dei due film che ho visto reputo giusto partire dal più brutto.
Love actually – L’amore davvero è un po’ una cazzata, dove con “po’” cerco di sminuire il fatto che faccia pena. E’ un groviglio di alcune storie di amore che capitano all’approssimarsi del Natale (un vecchio sposato con figli con la giovane dipendente strafiga e stramaiala, un ragazzo con la neomoglie del suo migliore amico, il primo ministro con la cameriera giovane, grassa e volgare, il bambino con la compagna di classe, la tizia col collega…), senza significato, senza interesse, alcune van bene, altre van male. Non è innovativo, non è interessante, è leggerissimo ma passa senza lasciare nulla.
Infatti il commento che ho lasciato su questo film è stato “Beh, certo, è pieno zeppo di situazioni così “generali” che mi domando voi femmine come possiate infliggervi costantemente delle pugnalate così apprezzando questi film (e quindi vedendoli spesso e torturandovi). L’unica scena che mi ha un pò colpito è stata quella allegata […] A dire che non è vero che chi osa vince, spesso si perde, ma le vittorie valgon bene le sconfitte“. La scena di cui parlo è la seguente, tratta dal film.

Ben diverso invece è il senso del secondo film, Elizabethtown. Nel film Orlando “Unasolaespressione” Bloom interpreta la parte del designer di scarpe che riesce a mettere in crisi, con un suo modello, un’enorme azienda del settore con il più grande flop che potessero prevedere. Bloom perde il lavoro, il rispetto e la sua ragazza lo molla, umiliato decide di suicidarsi poichè “nella società moderna il successo è tutto“, ma quando sta per uccidersi lo chiama la sorella che, ignara di cosa stava succedendo, gli chiede di recarsi a Elizabethtown a recuperare la salma del recentemente defunto padre.
Sull’aereo incontra una hostess che, nel corso del film, riuscirà a metterlo di fronte al suo fallimento e ad aiutarlo a superarlo, tutto grazie alla di lei enorme vitalità e forza. Insomma, è l’hostess che tutti vorremmo incontrare.
Tra i due nasce subito qualcosa che sembra scontrarsi con delle difficoltà di “percorso” (lei ha un altro, lui ha una sola espressione…) ma la vivacità della ragazza credo faccia riaffiorare buoni ricordi a tutti coloro che guardano il film ed è una caratteristica che purtroppo hanno poche ragazze.
Alla fine il padre di Bloom viene cremato, la situazione viene risolta e i due si lasciano, ma la ragazza prepara l’itinerario di ritorno per Bloom e lo costringe a farlo in macchina, per “godersi un pò di riflessione ascoltando musica“. La scena del viaggio è molto ben fatta, ve la riporto anche se ha un valore ben diverso dopo avere visto tutto il film, e non è nemmeno completa.

L’ultimo film invece è suggerito da Andra, si intitola One Day. Il film parla di una storia d’amore (ettepareva!) nata subito dopo la laurea (diciamo la sera della festa di laurea) tra due ragazzi. Lei, innamorata di lui già da tempo, riesce a portarselo a letto ma poi… qualcosa non funziona e non fanno nulla. Da lì, 15 luglio, il film ripercorre i 15 luglio di tutti gli anni seguenti che vedono i due tenersi in contatto da bravi amici con lei sempre innamorata di lui, e forse anche lui di lei.
La ragazza passa da voler scrivere un libro a fare la cameriera senza speranza in un locale mentre lui è un celeberrimo presentatore televisivo e passa la sua esistenza a scoparsi lo scopabile, cercando saltuariamente la compagnia di lei, anche fisica. Poi lei si mette con un aspirante attore comico, mentre lui vede pian piano peggiorare la propria carriera.
Lei diventa insegnante e poi riprende il sogno di scrivere, mentre la storia con l’attore prima peggiora e poi finisce. Lui finisce a fare un programma per giovanissimi con una età ormai inadeguata, e infine viene silurato.
Insomma, c’è una morale abbastanza evidente che mira a far capire che anche se sei all’apice, non vuol dire che non puoi cadere, e viceversa. Mentre il tutto è a contorno di una storia di quelle che non finiscono, di quelle veramente profonde. Insomma, il film è un pò mieloso, ma veramente ben fatto, merita il tempo che ci si spende.

Inoltre ho quasi finito di vedere la prima serie di “The walking dead“. Quella sì che spacca!
Stay tuned!


2 responses to “Trois films que vous pourriez regarder”

  1. happy go lucky decisamente bello direi che tra quelli menzionati il migliore..molto sullo stile inglese e molto sottile nel messaggio 🙂

  2. Non so, l’ho visto iniziare e mi spallava un pò, ma ovviamente per essere sicuro devo vederlo tutto… Invece Elizabethtown e One Day sono subito sembrati più interessanti

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